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Alcuni anni fa mio padre mi raccontava che era un bravo radioamatore, che costruiva molte antenne soprattutto gli piaceva costruire le lineari.

Quando era giovane vedeva sempre delle riviste di radioamatori, erano gli anni Novanta, e non riusciva mai a smettere di leggerle; per lui, mi diceva, che era come una fiaba leggere quelle riviste. E da lì capì che voleva diventare come quei signori delle riviste, cioè un radioamatore.

Io gli chiesi il perché, lui mi rispose facendomi un esempio:

- Cara figliola, è come per te, ti piace andare all'artistico perché hai capito di essere brava in quel campo.

Io risposi stupita:

- Veramente - e aggiunsi- quindi hai capito di essere bravo in quel campo e hai mai fatto delle amicizie che conservi ancora oggi?

Mio padre mi rispose nominando alcuni  suoi compagni che erano molto spiritosi, intelligenti e gentili. Un suo compagno, in particolare, lo aiutò molto alle superiori.

Mio padre e il suo compagno fecero molte gite insieme, ed erano diventati grandi amici, ma quando finì la scuola non riuscirono più a rivedersi. La data in cui si dissero addio era il 9 giugno del 1999.

Poi mi disse che alcuni giorni fa aveva rivisto alcuni suoi compagni e il suo caro amico, si sono seduti in un bar e hanno parlato  delle loro avventure e soprattutto di radio.

Per lui le radio sono tutto, ma quello a cui tiene di più sono io, ed io lo ringrazio infinitamente.

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Alessandra

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C'era una volta, in un villaggio lontano, un uomo che si distingueva dagli altri uomini: era un illustratore.

Fin qui, direte, tutto normale: aveva solo un difetto, era proprio uno scemo.

Insomma, era un illustratore scemo.

Andava in giro per il villaggio e, oltre a fare disegni ad ogni singolo oggetto e/o persona, infastidiva le persone e si impicciava sempre e comunque negli affari altrui.

Quindi era un illustratore scemo ed impiccione.

Un giorno, mentre girovagava per il villaggio, vide a terra un libro; lo prese e lo portò a casa, un po' per curiosità e un po' per continuare la sua "carriera" da peppia. Quando arrivò nella sua umile dimora, all'interno della quale i muri erano tappezzati di disegni scemi e colorati, pose il libro sul tavolino e lo aprì. Siccome era illustrato, pensò che fosse un libro per bambini, quindi una letteratura adatta a lui. Dopodiché, mentre colorava le immagini, scoprì che alcune figure erano strane, quasi come se fossero divine.

Così andò alla biblioteca del villaggio e si fece dire cosa rappresentasse quello strano libro. Il bibliotecario gli disse che era il Corano, ovvero il libro sacro del maomettanesimo.

Gli venne data l'opportunità di conoscere una cultura estranea dalla sua. Così, giorno dopo giorno, imparò sempre più cose, sorprendendo gli abitanti del villaggio con disegni sempre più belli ed elaborati e diventando, pian piano, meno scemo.

Divenne un illustratore non più tanto scemo, ma pur sempre impiccione.

E vissero tutti felici e contenti.

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Aurora e Pierpaolo

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Il Gallo pittore

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C'era una volta, in una vecchia fattoria, un giovane gallo che per passione si dedicava alla pittura.

Sin da piccolo era sempre stato affascinato dal più grande pittore di quei tempi, il famoso cane Van Dog, il quale viene reputato da Gallo tuttora una vera e propria fonte di ispirazione.

Ogni mattina Gallo metteva in pratica le sue abilità dipingendo quadri su tela raffiguranti paesaggi di campagna, come Van Dog era solito fare. Per realizzare un'opera dedicava molto tempo ad essa, lavorandoci nei minimi dettagli, al punto di non uscire più all'alba ogni giorno per cantare al sole sorgente.

La sua eccentrica e particolare pittoricità era acclamata da tutti gli animali del villaggio nel quale abitava.

Tutti quanti si chiedevano come Gallo facesse a comporre queste opere così belle, oltre al fatto, ovviamente, che dedicasse anima e corpo a questa attività. Tanto che una sera, vedendolo girovagare tra i campi, gli chiesero incuriositi di rivelare loro il suo "segreto". Il gallo felice per questa domanda, non esitò neanche un secondo a rispondere: "Cari amici, dovete sapere che tutti i colori utilizzati da me nei miei capolavori, sono composti esclusivamente da preziose risorse minerali provenienti da terre remote alle quali solo io ho accesso. Ed è grazie a queste risorse se i miei colori luccicano e splendono abbellendo l'opera, rendendola viva. Adesso vi chiedo scusa, ma dovrei andare a finire il mio quadro lasciato in sospeso. Con permesso." L'animale abbandonò così la scena e si rinchiuse all'interno dello scantinato nel  quale lavorava.

Così facendo, col passare del tempo, Gallo riuscì a raggiungere lo stesso livello di notorietà del suo idolo Van Dog.

 

 

Samuel e Andrea

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Un giorno un omaccione su una carrozza diretto verso nord-ovest vide qualcosa per terra e decise di raccoglierla; osservandola bene si accorse che era una spazzola sulla quale c'era scritto la parola "PERICOLO", toccandola scatenò un vortice di luce dal quale fuoriuscì un servitore del diavolo con le sembianze di un serpente, che gli si attorcigliò alle braccia e gli spruzzò un liquido velenoso. Subito l'omaccione si risvegliò e guardandosi intorno si rese conto di non sapere dove si trovasse.

Guardandosi intorno vide persone appese al soffitto con delle corde, alcune ancora vive che gridavano dal dolore provocato dallo squarcio nel petto, sulla sua destra vide un portone che presentava la forma di un cuore; guardandolo più attentamente capì che doveva trovare un cuore da inserire all'interno, pensò che quel portale l'avrebbe portato nel mondo reale, ma era ignaro di ciò che sarebbe successo una volta aperta la porta.

Il portale si sarebbe aperto solo allo scoccare della mezzanotte, ma di questo l'omaccione non ne era a conoscenza. Il serpente era in procinto di estrarre il cuore, ancora fresco, della vittima artefice di malefatte inspiegabili. Ad un tratto la terra tremò e sotto i suoi piedi uscì un enorme orologio che segnava mezzanotte meno un quarto, allora l'omaccione capì che doveva sbrigarsi ad andarsene prima di fare la fine degli altri, corse verso un uomo appeso, con il petto ancora chiuso che gridava aiuto prese un legnetto e gli inflisse un colpo netto, gli strappò il cuore e lo mise nel portone: il portale non si aprì.

A quel punto il serpente si scagliò su di lui  come una furia, ma l'omaccione lo colpì con il legnetto che aveva in mano e riuscì ad avere un po' di vantaggio, l'orologio riapparve e segnò mezzanotte meno cinque. Il serpente ancora più infuriato si attorcigliò alla sua gamba e lo trascinò fino al portone e lo colpì, ma l'omaccione con il legnetto lo colpì al cuore e il serpente morì. L'omaccione capì che aveva sbagliato tutto e immediatamente scambiò il cuore della persona con quello del serpente.

Tutte quelle persone che il serpente aveva ucciso per aprire il portone erano morte che si potevano evitare, peccato che non capì che il cuore da mettere nel portone era il suo, non quello di altre persone.

L'omaccione fu colpito da un bagliore di luce accecante, la porta si aprì e risucchiò l'omaccione, i resti del serpente e tutto ciò che era presente nella stanza. Ci fu solo più silenzio a colmare la stanza; ad un tratto le urla strazianti dell'omaccione si espansero in ogni dove e sentendosi bruciare vivo capì di essere finito all'inferno.

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         Serena e Sandy

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Il possente Ermano, principe di Mondello, era una persona molto placida ma se non dormiva diventava una "belva".  La sua calma faceva innamorare molte donne tra cui la bellissima Adelaide. Lei era la principessa di Denali e, oltre ad essere ricca, era la ragazza più brava a ballare la rumba. Visto che Ermano era bravissimo a ballare, la ragazza provava un forte senso di attrazione nei suoi confronti. Per questo gli altri principi erano gelosi.  Ma, il più geloso tra tutti era Alfonso, perché voleva conquistarla per diventare il ballerino più eccellente.

Una sera il principe Alfonso decise di recarsi a Mondello, localizzato in Sicilia per sfidare a colpi di ballo il possente Ermano. Una volta arrivato capì che non poteva di certo batterlo! Preso dal panico,  decise di spargergli nel  letto la polvere urticante, sapendo benissimo che Ermano se non dormiva era molto suscettibile. Ignaro di ciò Ermano andò a dormire.

Arrivò dunque il giorno della sfida e la bellissima Adelaide faceva da spettatrice alla gara tra i due principi.

Arrivati al campo tutti aspettavano Ermano,  ma lui non si presentò. La vittoria fu accreditata direttamente ad Alfonso che, sentendosi il migliore, dava per scontato che il possente non arrivasse più.

 

Dopo alcun istanti arrivò Ermano, più carico che mai e, con alcune mosse speciali, sorprese tutti sconfiggendo il mascalzone Alfonso.

Finita la gara Ermano  disse al mascalzone: " Il mio punto debole è il sonno e tu, farabutto, mi hai messo la polvere urticante per farmi perdere, ma la mia forza si è fatta viva quando ti ho immaginato vincere. L'idea mi faceva talmente schifo che mi sono alzato e sono venuto qui".

Dopo queste parole il possente Ermano e Adelaide se ne andarono lasciando da solo il principe Alfonso.

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Ilaria e Giorgia

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Un giorno, in un pomeriggio soleggiato, decisi di portare il mio cane Rudolf nel prato vicino casa mia. Rudolf, essendo un cane da compagnia, aveva un sacco di energia, così iniziai a farlo giocare con un piccolo bastone. Glielo lanciavo e lui lo riportava, ad un certo punto mi portò indietro un osso pieno di terra e infestato da vari insetti, mi incuriosii, e così il giorno dopo lo portai in un museo, il “Museo Nazionale delle Ossa”.

Ritornai in quel museo una settimana dopo, in una brutta giornata di pioggia, ma appena varcata la soglia, fui assalita da uno degli esaminatori, il quale era molto nervoso. Da lui ricevetti una bellissima notizia: l’osso che avevo portato una settimana prima risaliva all'era del megalitico, ma, mi disse che era un osso normale come tutti gli altri di quell'era e che non aveva nulla di speciale. Così delusa lo lasciai al museo...

Tornai a casa e curiosamente accesi la televisione, vidi uno spot televisivo in cui c’era l’esaminatore che avevo incontrato al museo, il quale euforico esponeva le scoperte fatte in merito a un osso dell’era del megalitico; era IL MIO OSSO!!!

Subito mi sentii confusa, ma dopo qualche secondo mi accorsi che mi aveva ingannata! L’esaminatore mi aveva rubato la scoperta per fare soldi e rendere il suo museo uno dei più famosi al mondo.

Presi l’auto e andai al museo in fretta e furia per riprendermi ciò che mi apparteneva. Feci subito denuncia alla polizia, ma la polizia non mi credette... dovevo trovare delle prove, per far vedere che quell'osso era veramente mio e che l’aveva trovato il mio cane.

La polizia fece le opportune analisi su quest’osso e scoprirono che c’erano le impronte di un cane...

Così l’esaminatore fu arrestato per furto e io e il mio cane vivemmo felici e contenti con i soldi ricevuti in cambio dell’osso, aiutai i canili del paese per salvare la vita di molti cani in difficoltà.

                                                                                                                 

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Marta e Carlotta

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IL GALLO ARMANDO

 

Il gallo Armando è famoso in tutta l'Europa per la sua pittura animalista. Un giorno ad  Armando squilla il  cellulare! Era Giotto (Giotto in persona!), che gli ha detto che voleva essere aiutato da lui per disegnare qualcosa di strepitoso per la sua nuova linea di pennarelli. 

Armando era preoccupato perché pensava che la sua pittura fosse una risorsa  per il mondo e che non andava sprecata per un banale disegno da mettere sopra una scatola di pennarelli. Perplesso chiamò il grande pittore e gli disse che non era il caso di fare questa alleanza.

Il pittore arrabbiato gli chiese di incontrarsi al parco per parlarne di persona. Il gallo accettò e si diresse verso la meta. Arrivato lì vide che non c'era nessuno e, deluso tornò a casa e decise che da quel giorno non si ispirò mai più a lui e mise in pratica questa decisione.

 

 

Giorgia ed Ilaria

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L'ostrica incorruttibile 

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C'era una volta un'ostrica che si chiamava kiwi che si trovava sulla costa americana.

Era conosciuta da tutti perché era incorruttibile .

Un giorno un granchio di nome Manny (famoso per la sua astuzia), propose ad un cavalluccio marino di dargli la sua ricchezza in cambio di un nuovo motoscafo e il cavalluccio accettò subito,preso dall'euforia.

Qualche tempo dopo il granchio, replicò la scena: si recò dall' ostrica e le propose di dargli una parte di cibo che si era messa da parte nel tempo, ma l'ostrica rifiutò immediatamente, però quando il granchio in cambio gli offrì del siero, accettò subito.

Qualche settimana dopo l'ostrica fu soppressa  da un bambino che stava giocando sugli scogli.

 

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Eleonora e Davide

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FESTA FINITA MALE

 

In una bella giornata di sole, degli amici decidono di fare una festa in riva al mare, però, questa, dopo poco tempo si trasforma in un incubo. Tutte le persone presenti alla festa, sorsata dopo sorsata, diventano ubriache, dopo di che, incoscienti di quello che stavano facendo, decidono di rubare un canotto che c'era a riva. Molti di questi ragazzi non sanno nuotare, e, pochi istanti dopo, vedono che il canotto imbarca sempre più acqua, e  si sta man mano sgonfiando. Subito cercano il foro da cui esce l'aria, trovato il problema, vedono una scheggia nel buco e cercano di toglierla. Subito si mettono ad urlare, impauriti da quello che stava accadendo, però non li sente nessuno perché ormai sono distanti dalla riva.

Questi ragazzi si aiutavano a vicenda per rimanere in superficie, tranne uno, che faceva la scuola di informatica e parlava continuamente di bit e bite.

Tutti riescono ad arrivare a riva sani e salvi però hanno i vestiti completamente bagnati. Gli altri amici vedendoli arrivare gli chiedono che cosa fosse successo e loro rispondono che quella era una serata da dimenticare.

Proseguì la festa anche dopo questo e finirono la festa con grande successo, senza pensare a cosa fosse capitato.  

 

 

Giada ed Alessia

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Nel 2068, la Terra viene invasa e conquistata da degli alieni megalitici e abnormi. Questi mostri sono brutti e puzzolenti; tant'è che con la loro puzza infestano tutto il Globo Terrestre. Essi sterminano l'intera popolazione globale; un vero e proprio genocidio mondiale.

 

Su un pianeta chiamato Terra, nell'anno 2068, gli esseri chiamati uomini vivevano su questo corpo celeste felici e spensierati. Finché, nell'estate di quell'anno, la Terra venne invasa da degli extraterrestri giganti di cui non si sapeva neppure l'esistenza.

Conquistarono e invasero ogni angolo del Pianeta catturando gli abitanti di esso. Gli umani vennero catturati per fare alcuni test scientifici: ad esempio vennero trasformati in scimmie per poi diventare schiavi, oppure diventarono delle cavie da laboratorio per vedere gli effetti di alcune malattie scomparse... Per colpa di quest'ultimo tipo di esperimenti, gli Alieni riportarono malattie scomparse da millenni, sterminando la stirpe umana.

Dopo qualche decennio, si stufarono di quel Pianeta e lo abbandonarono, lasciando solo di esso la sua Natura, la sua vegetazione e i suoi animali.

 Intanto quegli esseri schifosi andarono in cerca di nuovi Pianeti da conquistare.

Negli anni seguenti la Terra era, ed è ancora oggi, "invasa" soltanto da Animali e Vegetali.

 

 

Aurora e Pierpaolo

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Orientali's karma

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In data odierna uno chef turco, specializzato in kebab, si è imbattuto in mattinata, in una gaffe tremenda.

Il suo nome è Aladdino e il suo sogno era quello di preparare i kebab più buoni del medio-oriente. Sin da piccolo ha praticato il Maomettanesimo, una religione islamica, che dal momento della sua fondazione impone ai fedeli di diffondere le bontà del Kebab.

Qualche giorno fa ha deciso di iscriversi al concorso nazionale di cucina orientale. Secondo alcune fonti però la notte prima della gara, Aladdino, si ritrovò ad impicciarsi nelle ricette degli altri concorrenti, per fare in modo di portarsi a casa la vittoria.

Fatto sta, che la gara si è tenuta in mattinata e durante l'illustrazione dei piatti da parte degli aspiranti chef, Aladdino, ha messo in atto tutte la conoscenze riguardanti le ricette altrui, unendole e modificandole per avere un piatto tutto suo. Questa mossa però gli è costata una delle più grandi figuracce della storia. Il mescolamento degli ingredienti da lui scelti lo ha portato a creare un Kebab sgradevole al palato dei giuduci.

Il suo piatto è stato bocciato, con la più bassa valutazione mai data, facendolo rimane come uno scemo incapace davanti a tutti i presenti.

Facendo ridere tutti, inclusi i cammelli.

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Samuel e Andrea

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RUMBA VS LETTO

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C'era una volta un letto a cui piaceva la sfida. Il suo proprietario era una persona molto placida a cui piaceva ballare la rumba. Il letto dopo essersi stancato del suo padrone scappò e raggiunse il mondo dei materassi, il proprietario impaurito al pensiero di non poter più dormire sul suo amato letto va dall'FBI per far localizzare il suo letto e scopre che si trovava in una casa abbandonata nella regione del Massachusetts; decide di incamminarsi con un suo amico per raggiungere il suo adorato letto. Arrivati alla casa abbandonata il proprietario domanda al suo amico se anche lui sentiva quella musica il suo amico gli dice di no allora il proprietario entra e combatte contro il suo letto e lo sconfigge riportandolo a casa.

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         Serena, Sandy e Carlotta

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